“Ecco un altro dei miei segreti da dire a tutti”
Giovanni Lucchi
Lo strumento che ha rivoluzionato il mondo della liuteria, misura le proprietà acustiche dei materiali indicandone la risposta elastica.
Indispensabile alleato per la scelta dei legni migliori per la costruzione di strumenti di altissima qualità.
Da musicista a costruttore di archi autodidatta, da Maestro archettaio a caposcuola dell’archetteria italiana, il M° Giovanni Lucchi trasforma la sua curiosità in passione, in professione, in uno studio approfondito ed incessante che lo porta ad analizzare e sviscerare l’intero processo artigianale, in ogni sua fase, in ogni suo particolare, senza accontentarsi del suo estro, della sua sensibilità ma cercando nella scienza alcune risposte importanti. Prestando comunque fede al suo intuito, senza timore di seguirlo anche in possibili vicoli ciechi, si accosta alla tecnologia, alla fisica acustica, addirittura all’ingegneria aerospaziale. Ed è proprio lì, in campi a prima vista così distanti, dopo tanti tentativi ed esperimenti, sfidando anche la diffidenza altrui, che trova la risposta al principale dei suoi quesiti: come riuscire a mettere a nudo un arco, percependone le qualità sonore, la sua musicalità, senza “spogliarlo”? Come scoprire l’anima di un tronco prima di lavorarlo?
E la risposta era lì, dove l’aveva già cercata il grande Antonio Stradivari, nella velocità di propagazione del suono all’interno del legno. Si trattava solo di raggiungere un risultato più certo, più affidabile, sfruttando i tre secoli di tecnologia che separavano i due maestri. Una sonda trasmittente, posizionata sulla testa del tronco, invia un impulso, una leggera vibrazione, dalla parte opposta un’altra sonda ricevente, si è sostituita all’orecchio di Stradivari, misurando il tempo necessario alla vibrazione per attraversare per tutta la lunghezza il legno. Minore il tempo, a parità di distanza, maggiore la velocità di propagazione di quel pezzo di legno. Maggiore velocità significa più prontezza a vibrare, che per l’arco è un pregio. Tutto qua!
Naturalmente questo è solo un valore che consente all’artigiano, con la sua abilità, il suo intuito, la sua esperienza e il suo sesto senso, di capire meglio quel materiale scegliendo come lavorarlo nel modo ottimale.
Molteplici gli utilizzi del LucchiMeter in tutte le fasi della costruzione, a partire sicuramente dalla selezione del legno migliore; una volta scelta la materia prima, ci dirà quale parte del legno sia più idoneo a divenire strumento e quale invece sia preferibile scartare; quale sia lo spessore da rispettare, quali le vernici e le colle che meno ne alterino le proprietà sonore, fino ad arrivare a suggerimenti sulla miglior conservazione e il miglior restauro che, pur riportando lo strumento danneggiato o deteriorato al primario splendore, ne rispetti le qualità sonore.
Non a caso in questo testo si è sempre parlato genericamente di “strumento” senza mai specificare se si tratti di violino, viola, violoncello o contrabbasso, di pianoforte, chitarra, di ancia per oboe e clarinetto, o di archetto. Il Lucchi Meter è ormai ampiamente utilizzato in tutto il mondo da rivenditori di legnami acustici (che hanno adottato il valore LUCCHI come unità di misura informale), in scuole di liuteria, in istituti tecnici e università per prove non distruttive su molti materiali (per la ricerca del modulo di Young, del fattore di qualità acustica e dello smorzamento), oltre che da costruttori di strumenti musicali. Sebbene più diffuso tra i costruttori di strumenti ad arco e di archetti, il tester è già stato adottato da diversi costruttori di strumenti a pizzico, quali i grandi liutai di chitarre il maestro Andrea Tacchi ed il maestro Paolo Coriani. Innumerevoli sono poi i maestri internazionali, dall’Australia al Canada, in Europa come negli USA.
Tutti i dati forniti dal Lucchi Meter, se ben archiviati ed interpretati, possono diventare un archivio importante. Ed è così che un maestro artigiano avrà un alleato in più per raggiungere la qualità desiderata, senza che l’antico mestiere perda la sua peculiarità manuale e l’artigiano la sua maestria.
È un tassello, un passaggio. Stradivari creava i suoi celebri strumenti alla luce delle candele e con la sola manualità, ora i liutai traggono vantaggio dalla corrente elettrica, dallo spessimetro ad orologio, dal Lucchi Meter.
LucchiMeter: un principio semplice per un’applicazione rivoluzionaria
Quello che fa questo dispositivo è molto semplice: da una sonda trasmittente emette un impulso ad ultrasuoni diretto al materiale che stiamo misurando. Dalla parte opposta una sonda ricevente raccoglie l’impulso che ha attraversato l’oggetto e ne misura il tempo di percorrenza.
Analogamente ad un cronometro, misura i microsecondi impiegati dal “suono” per attraversare l’oggetto.
Conoscendo la distanza tra le due sonde (ovvero la dimensione dell’oggetto che stiamo misurando) è possibile così calcolare la velocità dell’onda nell’attraversare il materiale, che si ottiene dividendo lo spazio per il tempo, ed è espressa in metri al secondo:
Velocità = Spazio / Tempo
L’applicazione rivoluzionaria del Maestro Giovanni Lucchi di questo semplice principio è connessa alla scoperta di una relazione diretta tra questa velocità di propagazione del suono e le caratteristiche acustiche (e di vibrazione o resistenza alla vibrazione) dei legni, che diventa un parametro che aiuta il maestro artigiano nelle sue valutazioni.
In particolare:
– sugli archetti da violino – lunghi e stretti – è significativa la sola velocità del suono longitudinale, direttamente proporzionale alla qualità del legno;
– su legni per tavole armoniche si deve invece tenere conto delle due dimensioni del piano, quindi la velocità del suono deve essere valutata sia longitudinalmente, sia trasversalmente. Per le tavole è forse più importante la velocità trasversale (o radiale), che risente maggiormente della densità del legno. In questo modo, quando si hanno valori elevati di velocità del suono trasversale si può già affermare che quel legno ha buone caratteristiche sonore e di densità.
La migliore valutazione sui piani armonici va fatta incrociando i dati delle due velocità del suono (longitudinale e trasversale), ma per farlo è richiesta l’esperienza del maestro artigiano che saprà associare le misure secondo la propria storia costruttiva e la sensibilità nella selezione dei legni.
Altro aiuto importante al costruttore è la ricerca della migliore velocità del suono all’interno di una stessa tavola, spostando le sonde lungo i bordi del legno per identificare la direzione della fibra, non sempre allineata alle facce esterne. Il tempo inferiore (velocità più elevata), indica che i raggi midollari (o fibra trasversale) sono allineati alle due sonde, e quindi conducono meglio l’onda, indicando la giusta direzione.
Il maestro Paolo Coriani, liutaio di Modena, sottolinea un uso particolare del Lucchi Meter: “Io costruisco chitarre che non sono vere e proprie copie di chitarre storiche ma che io voglio si avvicinino al massimo alle caratteristiche sonore di quelle originali. Se può essere più o meno facile eseguire una decorazione presente nell’originale, ricostruire con le stesse forme e misure, è più difficile avere un giudizio certo sulla qualità e sulle caratteristiche dei legni usati e da cui deriva il suono proprio dello strumento. Posso vedere la tavola armonica di un originale, la larghezza e il tipo di venatura, la presenza o meno di raggi midollari, ma non la posso “toccare”, “sentire” come potrei “toccare” e “sentire” una tavola nuova battendola, sfregandola, flettendola sotto le mani, o testandola con altri mezzi che mi diano informazioni certe e ripetibili. Ecco che il Lucchi Tester mi dà un’informazione precisa sulle caratteristiche dei legni usati con la possibilità di fare anche comparazioni su diversi strumenti dello stesso liutaio e per arrivare a selezionare una tavola per la “copia” che abbia caratteristiche prossime all’originale o il più vicino possibile, e verificare se una mia scelta “a vista” può essere appropriata. Questo non riducendo o eliminando la mia capacità di scelta o la mia creatività e personalità, ma dandomi più informazioni, che starà poi a me usare nel migliore dei modi insieme alla mia esperienza.”
Messo a punto per la ricerca dell’elasticità nei legni per strumenti musicali, ha anche trovato un buon mercato nella ricerca applicata in altri ambiti:
- materiali naturali e sintetici per corde armoniche degli strumenti musicali,
- fusioni in alluminio per tasti di vibrafono,
- ricerca dell’elasticità delle vernici naturali o sintetiche per casse armoniche di qualsiasi strumento,
- catene e tavole per pianoforte, chitarra, violino, ecc.,
- manici e feltri per martelletti di pianoforte,
- canne grezze per strumenti a fiato,
- ance per oboe, clarinetto, ecc.,
- l’elasticità dei diversi tipi di colle e i tempi di stagionatura delle stesse,
- l’elasticità delle colle epossidiche o altre,
- le modifiche dei vari trattamenti di inossamento dei legni,
- l’invecchiamento artificiale dei legni (microfratture),
- i diversi tipi di stagionatura forzata,
- l’elasticità e i tempi di asciugatura delle vernici.
Entrato in commercio nel 1983 è già ampiamente utilizzato da:
- scuole di liuteria di tutto il mondo,
- costruttori di ance per oboe, clarinetto, ecc. per la scelta delle canne prima della lavorazione,
- costruttori e fabbriche di strumenti musicali,
- rivenditori di legnami acustici,
- istituti di ricerca in genere,
- istituti tecnici per prove non distruttive su molti materiali, per la ricerca del modulo di Young, il fattore di qualità acustica e lo smorzamento (decadimento delle vibrazioni),
- università,
- fondazioni
Per approfondire: www.lucchimeter.it
Per acquistare il LucchiMeter: info@lucchicremona.com oppure sul nostro Shop Online